June 13, 2025
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Pillole: BIODIVERSITA’ : A CHE PUNTO SIAMO?

gen 26, 2025 0

All’interno del Geen Deal vi è compreso anche il piano per la tutale della Biodiversità da portare a compimento secondo i piani della Commissione Europea entro il 2030.
Il MASE (Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica) ha adottato, pertanto, la strategia nazionale per la biodiversità 2030.; esso prevede una Commissione ministeriale ad hoc, che dovrà riferire e relazionare all’interno della Conferenza Stato/Regioni, organo che attua ed aggiorna la strategia stessa, posto che per il 2026 è prevista una puntuale e quanto più possibile precisa verifica per confermarla o modificarla.
Va da sé che con una quantità elevata di specie animali o vegetali ed una gamma di habitat tra i più vasti e diffusi d’Europa, il nostro Paese può essere considerato, in questo ambito, un centro di smistamento, si direbbe un hub con terminologia contemporanea. Dunque per il Ministero, al fine di bilanciare la tutela ecologica con gli aspetti ambientali, sociali ed economici e per consentire un confronto costruttivo, si è resa anche necessaria anche la costituzione di un tavolo consultivo, con le varie e più diversificate associazioni ambientaliste, con un supporto scientifico garantito dall’ISPRA, (Istituto Superiore per la Protezione e ricerca ambientale. Da questo gruppo di analisi è stata stilata una lista con relative percentuali delle specie europee, al momento, più a rischio:
– Molluschi d’acqua dolce, 40%
– Anfibi, 23%
– Molluschi terrestri: 22%
– Rettili: 20%
– Mammiferi: 17%

Concludendo: le azioni del Ministero saranno per il futuro comunque, volte ad affrontare e, nei limiti del possibile, ad eliminare le tre cause alla base della perdita di biodiversità:
1) Cambiamenti dell’uso del suolo e del mare.
2) Sfruttamento eccessivo delle risorse.
3) Cambiamenti climatici ed inquinamento.

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