In molti Comuni italiani, i sacchetti dell’;umido sono forniti al cittadino dal Municipio. Nonostante una moderata soddisfazione, emergono svariati rilievi negativi.
Le lamentele riguardano in primo luogo la scarsa qualità dei sacchetti ricevuti in dotazione; secondo la loro bassa resistenza. Terzo le difficoltà nel reperimento di questi sacchetti comunali. Vi sono, infatti, periodi limitati dell’anno per la loro distribuzione, gli sportelli comunali preposti sono poco flessibili negli orari, il che è un problema per studenti e lavoratori e di conseguenza questo disservizio produce file e la solita disaffezione del cittadino nei confronti della burocrazia. Anche chi usa i distributori automatici talvolta li trova vuoti oppure questi si trovano in luoghi distanti dalla propria abitazione e per le persone anziane risulta difficile raggiungere la piazzola ecologica dove si possono ritirare i sacchi. Anche la dotazione di sacchi insufficiente è un problema segnalato spesso: la scarsa
resistenza dei sacchi e il loro invecchiamento tra quando vengono distribuiti e quando vengono usati fanno sì che le persone debbano usare più sacchi sovrapposti nel bidone dell’umido, quindi la quantità distribuita finisce presto.
La stragrande maggioranza dei cittadini italiani è concorde, oramai nel ritenere la raccolta differenziata come un’azione necessaria per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti. Sono, però, determinati meccanismi che non sono ancora entrati nella mentalità quotidiana dei nostri concittadini; per esempio, molti continuano ad usare e preferire i sacchetti del supermercato per la raccolta. Alcuni li usano come doppio strato, soprattutto per la raccolta umido, perché inevitabilmente più resistenti di quelli comunali. Altri li ritengono, semplicemente, più comodi da riutilizzare; altri ancora apprezzano il fatto che siano dotati di manici, quando i sacchi comunali non li hanno Come sempre non si può generalizzare e tantomeno muoversi con pregiudizio ed è difficile scovare differenze Comune per Comune, ma i dati ci dicono che al Sud e nelle isole la soddisfazione è più bassa, mentre al Nord è complessivamente più alta.
Concludendo, come in molti altri settori ambientali, occorre uno sforzo economico ed organizzativo maggiore da parte degli Enti locali, se si vuole arrivare ad una “mentalità vincente” nello smaltimento dei rifiuti.
PILLOLE: RACCOLTA DIFFERENZIATA ANCORA IN RITARDO E COMUNI SPESSO IMPREPARATI
gen 26, 2025
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