Le vendite delle auto elettriche sono in calo: tra le cause i prezzi ancora troppo alti, i modelli in larga parte di categoria elevata (tipo SUV) con, quindi, scarsa presenza, sul mercato, delle utilitarie, decisamente più alla portata del consumatore medio e piccolo.
Una proposta per diffondere e potenziare il concetto di e-car che poi rappresenterebbe un segnale forte d’inversione di tendenza anche dal punto di vista del mercato e quindi sotto il versante economico, sarebbe quello di pensare a fonti alternative di ricarica di queste auto, potenziando, quindi, l’aumento della produzione di energia rinnovabile. Ricaricare, infatti, un’auto elettrica con energia derivata dal carbone o altre fonti fossili, non è decisamente una grande conquista in termini ecologici. Sono, di conseguenza, necessarie politiche che puntino, decisamente, al rinnovabile.
Altro aspetto da considerare in questa breve analisi, è quello “geografico”: vi sono differenze fra zone del mondo. Nel Vecchio Continente, infatti, i Suv, anche quelli non elettrici, vengono catalogati e commercializzati sempre come vetture appartenenti al segmento lusso. In questo specifico caso, inoltre, il loro design ed in generale i loro costi nella progettazione, sono difficilmente in grado di agganciarsi alla grande economia di scala che, invece, contraddistingue la produzione dei veicoli classici, ossia di massa. Altra peculiarità, non positiva, è l’utilizzo di batterie agli ioni di litio che le case automobilistiche europee acquistano dalla Cina, il che fa lievitare ulteriormente i costi.
Ultimo, ma non meno importante, la mancanza cronica di veicoli usati, dovuta all’impossibilità, da parte del mercato di avere una valutazione concreta di questo segmento: diciamo che, visti i costi e la fatica per acquisirlo, il consumatore non si pone il problema dell’usato.
Lunga, ancora, è la via per lo sviluppo e la diffusione delle E-Car.
PILLOLE:E- CAR: SI FANNO STRADA A FATICA
gen 26, 2025
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