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Le Organizzazioni aziendali sono sempre più interessate allo sviluppo e certificazione di sistemi di gestione integrati per la qualità, l’ambiente e la sicurezza, tesi al miglioramento delle performance aziendali. Un Sistema di Gestione Aziendale per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza in accordo alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, e BSI/OHSAS 18001, consente di valutare le prestazioni aziendali in modo completo ed efficace; sono richieste però specifiche competenze e precise metodologie di approccio per valutare correttamente l’efficacia del sistema adottato. Solo con adeguate competenze che comprendono la specifica conoscenza delle normative internazionali, le aziende possono garantire il continuo miglioramento dei propri processi e delle prestazioni intervenendo con risorse adeguate per una azienda proiettata al futuro ed all’innovazione. Alle figure preposte agli audit (verifiche ispettive) interni necessitano criteri e metodi di verifica tali da permettere una completa raccolta dati necessaria alla valutazione.

Per assicurare il costante rispetto delle specifiche di prodotto senza dovere ricorrere a frequenti e costosi controlli sui prodotti stessi è fondamentale la conoscenza degli indici di “Performance Process” (Pp e Ppk) e di “Capability Process” (Cp e Cpk) . Ciò comporta una adeguata conoscenza delle tecniche per monitorare il processo produttivo attraverso l’uso degli istogrammi di distribuzione e delle carte di controllo per variabili.

Con la pubblicazione della ISO/TS 16949, basata sulla ISO 9001:2000 e riconosciuta da tutti i costruttori auto del mondo, le aziende che operano nel settore automotive hanno un unico standard internazionale a cui adeguare il proprio Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ).

La tecnica FMEA – Failure Mode & Effect Analysis – è un efficace strumento per ridurre i rischi di malfunzionamento in esercizio di sistemi, componenti e prodotti dovuti ad errori di progetto (D-FMEA) o a carenze del processo produttivo (P-FMEA). L’aumento dell’affidabilità dei autoveicoli è da attribuirsi in larga misura alla sua utilizzazione da parte dei fornitori di componenti, prescritta ormai da tutte le case automobilistiche. Saranno esaminati e discussi con i partecipanti casi studio sull’applicazione delle P-FMEA.

Il metodo 8D, sviluppato da Ford negli anni ‘80, è diventato quello di gran lunga più diffuso nel settore auto per affrontare e risolvere problemi essenzialmente, ma non solo, in ambito produttivo. Questa diffusione dipende sia dalla completezza del metodo, che consente di affrontare problemi di complessità differenti, sia dalla sua relativa semplicità, che consente di utilizzare team formati da personale non specialistico, purchè adeguatamente formato ed addestrato.

Le metodologie denominate APQP – Advanced Product Quality Planning e PPAP – Production Part Approval Process sono i principali riferimenti per la pianificazione e realizzazione delle commesse di prodotti destinati al settore automotive e per le successive attività di approvazione del prodotto/processo, necessarie per ricevere dai clienti il benestare alla fornitura di serie.

Il corso si propone di fornire una conoscenza base dei vari standard relativi alla Continuità Operativa ed in particolare BS 25999 – ISO/IEC 27031 – ISO/IEC 24762

L’Information Security Risk Management risponde alla necessità di gestire in modo efficace il processo per l’identificazione, il controllo, l’eliminazione o minimizzazione di eventi incerti che possono danneggiare le risorse di un sistema informativo. La norma internazionale ISO/IEC 27005:2008, fornisce le linee guida per la gestione del rischio associate alla sicurezza delle informazioni, in particolare secondo i requisiti del Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) definiti nella norma ISO/IEC 27001 con la quale si integra in modo decisamente fondamentale. Questo standard non fornisce una specifica metodologia per la gestione del rischio ma ha il pregio di fare chiarezza su come gestire i processi.