Il 2025 è già stato classificato, prima ancora di cominciare come quello nel quale le energie rinnovabili, saranno al centro dell’agenda energetica mondiale.
I dati previsionali IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) indicano un passaggio dal 29% al 35% dell’utilizzo mondiale totale delle rinnovabili, soprattutto grazie al solare fotovoltaico ed all’eolico.
Tale crescita è sostenuta da tre fattori: riduzione dei costi di produzione, sostegno governativo per contrastare il cambiamento climatico, aumento di circa il 3% della domanda di elettricità.
Va da sé che questa transizione deve necessariamente appoggiarsi ad investimenti in infrastrutture e reti elettriche adeguate ed anche ad un modus operandi che individui i “siti” adeguati per queste fonti che, per questa peculiarità, sono dette altrimenti intermittenti. A confortarci, comunque, è sempre la IEA, che evidenzia un “calo strutturale” delle emissioni dei gas serra, proseguendo dunque, a grandi passi verso la decarbonizzazione dell’economia globale.
Nonostante, quindi, ancora la forte presenza per gli anni futuri, del petrolio e del gas, nel 2025, gli Stati dovranno obbligatoriamente aggiornare i loro piani nazionali sul clima, come da accordi presi alla COP 29, ossia la Conferenza mondiale sul clima che si è tenuta a Baku, in Azerbaijan, dall’11 al 22 novembre 2024. In tale meating, sono state poste sul tavolo due importanti questioni.

1. A fronte di richieste da 1,3 trilioni di dollari annui, le economie definite emergenti, hanno ottenuto “solo” 300 miliardi di dollari annui. Tuttavia, l’aumento complessivo delle risorse rispetto alla COP 28, è un buon punto di partenza.
2.  Entro febbraio 2025, gli Stati dovranno presentare, come detto, piani aggiornati e dettagliati
   e soprattutto realizzabili, sulla riduzione delle emissioni e sull’adeguamento agli impianti
   climatici.

Venendo nello specifico al nostro Paese, l’incremento del settore delle rinnovabili, potrebbe portare, secondo recenti stime, gli 80.000 occupati a quasi 150.000 nell’arco di un triennio. Questo potrà avvenire dando seguito alle numerose e nuove misure fiscali e normative approvate nel 2024, in questo campo, al fine di tutelare gli imprenditori, garantire la concreta realizzazione dei progetti in essere, proseguendo a sostenere, insomma, il progetto virtuoso della transizione energetica.